venerdì 12 marzo 2010

Talk show in tv, sospeso il divieto - Elezioni Regionali - Politica - Corriere della Sera

E il Pd Gentiloni: �Era una norma ingiusta, adesso ne prenda atto anche la Rai�

Talk show in tv, sospeso il divieto

Accolto il ricorso di Sky e de La 7 contro il regolamento che vietava i dibattiti politici in periodo elettorale

Gad Lerner, conduttore de �L'infedele�, su La 7
ROMA - Stop al regolamento dell'Autorit� per le garanzie nelle comunicazioni nella parte che blocca i talk show in periodo elettorale. Il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di Sky e Telecom Italia Media (ovvero La 7) a favore della sospensione del regolamento, esattamente all'art. 6 comma 2, varato dall'Autorit� per le garanzie nelle comunicazioni che disciplina la par condicio in vista delle Regionali. Le richieste sono state discusse davanti alla III sezione ter del Tribunale amministrativo regionale, presieduta da Maria Luisa De Leoni e cos� stamattina hanno deciso i giudici.

UDIENZA IL 6 MAGGIO - Il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva di Sky e Ti Media �considerato che a conclusione di una prima delibazione - spiegano i giudici nella motivazione - propria della fase cautelare, risultano non sprovviste di profili di fondatezza del ricorso le censure dedotte avverso la delibera impugnata�, nella parte in cui � prevista la normativa relativa ai talk show in periodo elettorale, che ha di fatto ha portato alla sospensione dei programmi di approfondimento. Il Tribunale, accogliendo la richiesta di Sky e Ti Media, ha fissato l'udienza di merito al 6 maggio.

IL SECONDO RICORSO - Il tribunale ha invece respinto la richiesta di Federconsumatori che voleva lo stop al regolamento della Vigilanza perch� ha ritenuto che, trattandosi di organismo parlamentare, �sussistono profili di inammissibilit� del gravame per la parte in cui � impugnato il regolamento�, in quanto appunto �approvato dalla Commissione parlamentare di Vigilanza nella seduta del 9 febbraio 2010, in relazione alla natura parlamentare dell'organo che ha adottato l'atto impugnato in assolvimento della funzione precipuamente politica di indirizzo e vigilanza�. Quanto poi alla parte del ricorso dei consumatori che riguardava il Cda Rai, per il Tar �non sussistono presupposti per accogliere� la richiesta di discussione.

�LA RAI NE PRENDA ATTO�%u2003- �La sospensione del regolamento Agcom per le tv commerciali decisa oggi dal Tar � una chiara bocciatura della norma-bavaglio imposta dalla destra in commissione di Vigilanza Rai�. Lo dichiara ha detto Paolo Gentiloni, presidente Forum ICT del Pd. �Quella norma era in contrasto con la legge sulla par condicio - ha aggiunto Gentiloni - che distingue chiaramente tra programmi di informazione e tribune elettorali e violava apertamente la sentenza 155 della Corte Costituzionale. Ora la Rai deve intervenire. Il Cda di Viale Mazzini, che il presidente Garimberti si � impegnato a convocare immediatamente dopo la sentenza, non pu� che prendere atto dell'interpretazione del giudice amministrativo. I programmi giornalistici devono riprendere subito anche in Rai: un silenzio riservato alla sola tv pubblica sarebbe, a questo punto, un vero e proprio scandalo�.

Redazione Online
12 marzo 2010� RIPRODUZIONE RISERVATA


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Posted via web from L'Ultima Parola

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