venerdì 17 dicembre 2010

Maroni: scarcerazioni sbagliate E sugli infiltrati: «Illazioni offensive» - Corriere Roma

ROMA - «Rispetto ma non condivido la decisione dei magistrati». Lo afferma in aula al Senato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sugli scontri avvenuti martedì a Roma e sul rilascio dei 23 fermati deciso dai giudici. Per Maroni le forze dell'ordine hanno dimostrato grande professionalità. «Sono state evitate conseguenze più gravi ed è stata garantita la libertà di espressione di chi voleva manifestare pacificamente».

«CORTEI IN OSTAGGIO» - Il responsabile del Viminale ha ribadito il «diritto di manifestare» ma invitato a «isolare i violenti» che prendono «in ostaggio i cortei» con il «solo scopo di sfregiare una città, colpire i palazzi della democrazia, attaccare gli uomini delle forze dell'ordine. Una minoranza - ha sottolineato - fatta di professionisti della violenza, estranei alle ragioni della protesta e che presumibilmente non vorranno perdere le prossime occasioni di dissenso per imporre un clima di tensione e violenza». In quanto all'ipotesi infiltrati, Maroni ha sostenuto: «Sono destituite di ogni fondamento le illazioni diffuse sulla presenza tra i manifestanti di provocatori inviati o infiltrati dalle forze di polizia. Sono infondate e offensive nei confronti di tutti gli operatori delle forze dell'ordine». Maroni poi sottolinea che la «verità dei fatti si è affermata nella stessa giornata di ieri», quando «la persona travisata e con in mano un manganello e le manette, indicata come 'un agente infiltrato' è stata identificata» e si tratta di «un ragazzo minorenne ora in stato di fermo e indiziato di rapina aggravata per aver sottratto a un finanziere lo sfollagente e le manette».

Posted via email from L'Ultima Parola

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