L’Era Glaciale, programma di Daria Bignardi, è stato “congelato” per dare spazio a un nuovo talk-show davvero charmant, condotto da Gianluigi Paragone, giornalista dall’aplomb imperscrutabile, già direttore di quell’autorevole e sobrio quotidiano che è La Padania, ora vicedirettore di rete (RaiDue) e co-direttore di Libero (sottotitolo: “di sparar cazzate”) diretto da quel Maurizio Belpietro che fa strage di cuori tra le tele casalinghe, grazie all’occhio ceruleo e all’inconfondibile ghigno (prefisso 666) che sembra l’opera di un chirurgo plastico alle prime armi a cui è scappata la mano.
Il titolo è discutibile e pretenzioso almeno quanto lo è il programma stesso: L’ultima parola.
Nel corso della terza puntata di questa indigesta sagra dei berluscones, andata in onda il 29 gennaio, Paragone, oltre a esibirsi per una manciata di minuti nel vano e ridicolo tentativo di contraddire il nemico (Michele Santoro), delizia il pubblico con qualche esercizio di stile linguistico, e non certo dal punto di vista “fisico”, per quanto a suon di leccate la sua lingua deve aver raggiunto proporzioni ragguardevoli.
Due esempi, perché la trasmissione per intero non la si può proprio guardare:
«Giorgio Gaber diceva… eeeeeeeh… “qualcuno era comunista”. Certo, qualcuno era comunista, oggi però quelli che erano stati comunisti non sanno più che cosa e chi essere…», e più avanti:
«Vendola con Sinistra e Libertà rappresentava il 3,12%… adesso ritorna in Puglia [perché? Dov’è stato negli ultimi anni??? - ndr] e qualcuno addirittura lo guarda o lo spera come leader di un centro-sinistra rinnovato, giovane…».
Da vedere poi come si infervora, il linguaccione, quando si tratta di sperticarsi in elogi dell’attività del governo!
Già, anche volessimo dimenticarci che questo signore è stato piazzato in Rai per volere di Lega e Pdl (ovvero il partito dell’amOOre), non vi preoccupate! Ce lo ricorda lui con un pizzico di vanto. «E’ noto a tutti che per entrare in Rai hai bisogno di padrini. Io non ho mai nascosto di essere in quota al centrodestra, in Rai mi hanno voluto il Pdl e la Lega: la cosa non mi imbarazza e non ho niente di cui mi devo giustificare».
Ma certo, signor Paragon De Paragone, crede forse che con il maestro che vi ritrovate non lo abbiamo capito che non c’è nulla e nessuno che possa imbarazzare quelli della vostra parte politica ?
Una volta per tutte però che a nessuno venga più in mente di menarcela col fatto che l’informazione in RAI è roba gestita dai comunisti! Vero, signor presidente del consiglio e seguaci?
E poi non è finita! Per contraltare Michele Santoro, in primavera arriverà anche Ghigno 666, al secolo Maurizio Belpietro, che condurrà un talk-show tutto suo su RaiDue, con tanto di benedizione del vicepresidente della vigilanza Giorgio Lainati (Pdl), che plaude al nuovo spazio d’approfondimento sostenendo che «…gli abbonati ne trarrebbero giovamento».
Al di là del fatto che mi piacerebbe sapere quale tipo di giovamento ha in mente Lainati (forse pensa alle tele casalinghe?), resta da capire chi farà da contraltare all’angusto Minzolini e a Vespa su RaiUno…
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